Non ti ascolteranno tutti
Ti ascolteranno di più le persone che vorrai coinvolgere davvero, ma questo richiede un cambio di prospettiva sin dalla prima frase che pronuncerai.
Se ti hanno inoltrato questa email, puoi ricevere gratuitamente anche le prossime:
Carissime e carissimi,
quante volte ci siamo sentiti davvero ascoltati? Pensiamo a quando, raccontando i fatti nostri, quella persona ci interrompeva, “sai, perché anche io in effetti devi sapere che…”, e via a dire di sé, dimenticando che stavamo raccontando noi.
Quanto mi irritano le persone che fingono di ascoltare, ma che in realtà prendono a pretesto le mie parole per raccontare di sé! Sono persone che non hanno a cuore il mio punto di vista.
Che faccia della luna vedi?
La chiave per ottenere ascolto non consiste nel “mettersi nei panni degli altri”, operazione faticosa e pressoché impossibile, come dice lo psicanalista Marshall Rosemberg.
[Se ci pensiamo bene, non si capisce che cosa si debba fare per denudarci al fine di indossare vestiti altrui.]
Ciò che invece possiamo fare con più semplicità per presentare una nostra idea e farci ascoltare meglio - e a cui spesso non pensiamo - è assumere per davvero il punto di vista di chi abbiamo davanti per vedere ciò che noi non possiamo vedere dalla nostra posizione.
Il punto di vista è una postazione fisica, e possiamo raggiungerla con i nostri panni.
Immaginiamo di essere uno di fronte all'altro, e che in mezzo a noi ci sia la luna, il nostro bel satellite: tu ne vedi un lato e io il lato opposto. Ecco quello che accade: certe persone non considerano che stiamo vedendo due lati differenti.
Ognuno di noi vive la vita dalla propria postazione, ecco perché abbiamo bisogno che sia vista da chi pretende il nostro ascolto.
Non mi interessa che chi mi parla voglia mettersi nei miei panni - qualunque cosa significhi - se resta a guardare sempre il suo lato della luna, incurante di ciò che io sto davvero vedendo dalla mia postazione.
Desidero allora che quella persona consideri anche ciò che sto vedendo io dal mio posto, dal mio punto di vista.
Perché la connessione con le persone che mi ascoltano avviene su ciò che possiamo condividere.
[Una delle maggiori fonti di stress e ansia da prestazione nel parlare in pubblico e presentare contenuti è la mancanza di una connessione del nostro lato della luna con il lato altrui, perché senza connessione abbiamo bisogno di più energie - leggi “parole e argomentazioni” - per farci capire e comprendere.]
Connessione con chi ascolta
I discorsi e le presentazioni più coinvolgenti, allora, sono pensati in principio non dal punto di vista di chi parla, ma dal punto di vista di chi ascolta, insomma dal suo lato.
Fatto questo sforzo, coinvolta la persona perché stiamo vedendo il suo lato della luna, ecco che possiamo dirle "sai che c'è? C'è un altro lato della luna, e voglio mostrarti per quali ragioni può connettersi al tuo.”
L'attenzione sul lato altrui ci permette di trovare àncore di senso: sono agganci concreti che permettono di mostrare la nostra idea in relazione vera con chi ascolta. Un esempio pratico?
Ho cominciato questo articolo scrivendo dell'ascolto: dopo essermi confrontato con molte persone - l’ho fatto e continuo a farlo davvero -, comprendo bene quanto ciascuno di noi si senta poco ascoltato durante le interazioni. Ho iniziato allora con un’àncora che mi permettesse, in seguito, di parlare del tema che mi stava a cuore: la connessione tra interlocutori.
L'àncora è il terreno comune su cui possiamo cominciare a camminare insieme. È il territorio che le persone cui parliamo possono già conoscere con maggiore probabilità. In teoria le mie idee dovrebbero essere una novità, ecco perché, prima di spiegarle, cercherò la connessione con il terreno su cui chi ascolta dovrebbe muoversi con più confidenza.
Mi ascolteranno tutte le persone? No, mi ascolteranno, probabilmente, solo le persone che ho voluto “ancorare” in principio di articolo, e cioè le persone che sentono il problema dell'essere ascoltati, e va bene così, perché è proprio a loro che io sto scrivendo qui.
Buone connessioni 😉
Stefano
E adesso…
Se vi interessa approfondire queste tematiche, potete seguirmi anche su YouTube, su LinkedIn o su Telegram.
Oppure potete contattarmi per sapere come posso aiutarvi con la consulenza privata.
Immagine della miniatura > Freepik